Bruno Gotti Il futuro della nostra città nelle parole di chi la vive

Abbiamo incontrato Bruno nel suo regno, gli orti di Villa Paglia, e gli abbiamo chiesto perché ha “messo la faccia” sui nostri manifesti. Poche e semplici domande per conoscerlo meglio, e per sapere come vorrebbe l’Alzano di domani.

Ciao Bruno, raccontaci chi sei.

Mi chiamo Bruno e sono pensionato. Prima ho lavorato per trentasette anni nella fabbrica Omar, Officina Meccanica, e con gli anni sono diventato caporeparto. Sono stato per venticinque anni un sindacalista della Fiom, come delegato di fabbrica. Da quando sono in pensione, l'orto, il camper, la bici e la montagna sono i miei quattro hobby preferiti.

Perché ci hai messo la faccia?

Ho ritenuto importante mettere la mia faccia per proseguire un certo modo di fare politica per Alzano che purtroppo si è interrotto. Ho scoperto che alcune persone della ex-giunta, compreso il sindaco, sono capaci e qualificate, sono persone che lavorano e che si danno davvero da fare. Mi ritrovo nelle loro idee e nel loro intento di lavorare per il bene della città di Alzano Lombardo. Da cinquant'anni aspettavo un cambiamento: era arrivato e io ero soddisfatto e felice della nuova amministrazione.

**Cosa rappresenta per te Alzano? **

Era da tempo che non ritenevo Alzano la mia casa, non mi sentivo coinvolto. Dopo il cambiamento politico del 2014 ritenevo di aver trovato una casa, mi sentivo capito. Alzano da anni è vuota. Negli ultimi venticinque anni, abbiamo perso tanti posti di lavoro, forse più di duemila, e tante persone se ne sono andate via. In più, chi era al governo della città ha permesso la devastazione del territorio. Sono sempre stato per l'ecologia, ho fatto parte per molti anni di Legambiente. Come soci, abbiamo raccolto immondizia da tutte le parti e abbiamo anche ricevuto il premio “Fiumi puliti” da Legambiente

Cosa faresti per una Alzano viva? ** ** Vorrei che fosse una città vivibile, nel senso che ci sia il rispetto per le persone, e che Alzano si occupasse delle persone più deboli, anziani e bambini. Vorrei che chi governa tutelasse le aree dismesse, come le fabbriche e che riqualificasse il centro storico. Mi piacerebbe anche togliere le antenne inquinanti, e magari fare un boschetto in città!